Legalizzazione
La legalizzazione nel mondo finanziario
Legalizzazione – Nel contesto del mondo finanziario, e in particolare delle criptovalute, la legalizzazione si riferisce all’approvazione istituzionale di un particolare prodotto finanziario destinato agli investitori privati.
Esempi di servizi, una volta disponibili solo per banche o grandi speculatori, sono i derivati di tutti i tipi, come i mandati e i certificati. Può capitare che il denaro criptato possa essere proibito da uno Stato, o sia limitato nel suo commercio.
Dopotutto, ogni Paese possiede il diritto di supervisionare e controllare gli affari finanziari sul proprio territorio. Il denaro crittografato, quindi, talvolta viene considerato un concorrente delle valute classiche, che le espone al rischio di essere scartate.
Perché la legalizzazione è obbligatoria?
Una volta dichiarato illegale possedere un determinato prodotto finanziario o perseguire alcuni scopi commerciali, il mancato rispetto di questa norma rappresenta un reato.
Attualmente, questo avviene principalmente negli Stati con politiche autoritarie, che mirano a controllare tutte le aree della finanza e, in definitiva, anche i loro cittadini. Il commercio legale potrà essere possibile solo dopo la relativa legalizzazione. Le criptovalute, quindi, sono un ottimo modo per evitare l’onnipotente controllo dello Stato.
Possono essere facilmente scambiate e non c’è rischio di accesso alle transazioni, grazie alla blockchain gestita da terze parti. Non da ultimo, in questi tempi incerti, sono una buona scelta per evitare l’inflazione.
La legalizzazione avviene quando un prodotto finanziario, prima bandito, viene ammesso nel mercato di massa. In molti casi i controllori finanziari esaminano nuovi modelli finanziari molto profondamente. Vogliono ottenere almeno un controllo parziale sui mercati finanziari. Le criptovalute sono legali in Germania, nonché una forma popolare di investimento.
